Non poteva mancare neppure quest’anno la storiella di buon anno, con il nostro amico che si reca anche quest’anno all'”Emporio degli anni”.
Qui le puntate precedenti: Buon 2020 – Buon 2021 – Buon 2022
La scelta dell’anno
“L’anno nuovo questa volta me lo scelgo io con tutte le cose a posto per bene… in fondo io sono il cliente, potrò ben sceglierlo come voglio io, o no?”
Questo pensava il nostro amico recandosi come tutti i 31 dicembre all’“Emporio degli anni”. Arrivato davanti alla porta dell’Emporio prima di entrare si ripetè il suo buon proposito di andarsene da lì solo con un anno pieno di gioia e serenità. “Suona così bene che deve pur averne uno fatto così!” Ed entrò deciso nell’Emporio.
“Buongiorno, sono qui per l’anno versione 2023”
“Lo so. Eccolo.”
“No aspetti un momento. Mi faccia vedere quelli che ha: voglio sceglierlo io.”
“Ma è l’unico questo”
“Ma che emporio è mai questo! Non può averne solo uno!”
“No, non ha capito. È l’unico per lei, gli anni non si scelgono.”
“Io come cliente chiedo di scegliere. Il cliente ha sempre ragione”
“Il cliente crede di aver sempre ragione. Lei pensa davvero che sarebbe in grado di fare scelte giuste? E poi in realtà il punto è un altro. Ci pensi bene: le ho forse mai chiesto di pagare qualcosa? Gli anni non si comprano e quindi non si scelgono”
“Per favore mi risparmi la solfa che se è un dono devo essere felice qualunque cosa ci sia dentro…”
“Non le sto dicendo questo. Però gli anni hanno tutte le caratteristiche dei regali (quelli veri): gratuità, non si scelgono e…”
“E…?”
“E non può sapere se ciò che troverà le piacerà oppure no. Nell’anno che le sto dando ci sono cose che le faranno piacere, altre per nulla. È così, non si sceglie.”
“Va beh che noia… però mi sta dicendo che qui dentro è tutto già deciso…”
“Neanche per idea! Dovrebbe saperlo ormai: è tutto da montare. C’è del materiale buono e altro scadente. Alcuni pezzi si assemblano facilmente e solidamente, altri, se non sta attento, fanno crollare tutto. Vanno usati tutti, ma decide lei come.”
“Allora dipende da me cosa ne esce?”
“Anche. Non solo, ma anche da lei. Non dia nulla per scontato e ci metta la massima cura. Spero che rimanga soddisfatto di come riuscirà a lavorare il materiale che le capita”
“Lo prendo come un augurio?”
“Certo:
BUON 2023!
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Sono colui che tiene le fila di quest’intreccio di idee, contenuti e competenze che è Fatti di Montagna. In un certo senso, essendone l’ideatore potrei anche definirmi come primo (cronologicamente parlando) partner. Ci tengo che si capisca che Fatti di Montagna non è il mio blog, ma uno strumento che serve per raccontare la montagna.
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